Giorgia alla conduzione di X Factor, e poi Manuel Agnelli che torna in giuria con i nuovi giudici Achille Lauro (il più istrionico del tavolo), Jake La Furia per la quota rap e urban (ma lui spazia, altrimenti che giudice sarebbe?), Paola Iezzi, tornata in pista (alla grande) con il duo Paola e Chiara.
Andiamo subito al sodo. La novità più succosa del meccanismo di X Factor è un jolly, in sostanza: i giudici hanno a disposizione un X Pass a testa, che consente di far arrivare il candidato direttamente alla fase dei Bootcamp. Novità, ovviamente e lo sappiamo, ce ne sono tra i giudici. Paola Iezzi si dichiara “Fan del programma da anni. Si è sempre creduto che parlare di musica annoi il pubblico ma io penso che dipenda dal linguaggio che si usa, anche nei discorsi più tecnici. Tutti i ragazzini oggi hanno app, tecnologia, si ingegnano per fare musica, e X Factor è un programma moderno e che deve essere difeso: parlare di musica è importante. Quando mi hanno chiamata ho detto “che figata!”, sono felicissima, ho sempre sperato di riuscirlo a fare. È arrivato nel momento più inaspettato”. Altra new entry è Achille Lauro, che affronta il programma “Da sovversivo e anarchico della musica. Non mi interessa la grande voce, mi interessa l’unicità che è l’unica cosa che ti fa vivere nel mercato discografico post X Factor”. Jake La Furia è un po’ la rivelazione di questa trasmissione, fa ridere, ha la battuta pronta (a me è piaciuto molto, avendo visto la prima puntata – ma niente spoiler): “Sono venuto così, come Lauro, cioè affronto X Factor come ho affrontato tutta la mia carriera. Tratto le persone con schiettezza, alcune volte conviene dire a una persona che quello che sta facendo non fa per lui. Ma non credo di essere così tremendo, anzi faccio la battuta e prendo le cose con leggerezza, però c’è sempre serietà nel momento della scelta”.
X Factor: cosa cercano i giudici
E la conduttrice Giorgia cosa combina? Belle cose: simpatica, empatica, spigliata: “Non potevo non empatizzare con i concorrenti. Diciamo che quella serata di co-conduzione al Festival di Sanremo mi ha fatto capire quanto mi piacesse l’idea di misurarmi anche con questo. Non credo che sarei una brava giudice, provo troppa empatia, mi incasinerei per un sì o un no. Se non devo scegliere forse dopo posso dare una mano, ma al momento di decidere chi va avanti, no… no”. E conferma l’affinità con i colleghi: “C’è effetto band, chiamiamolo così. Siamo tutti per uno, uno per tutti”.
Tutti i giudici si impegnano a cercare la sostanza, il talento vero. Manuel Agnelli specifica però una cosa: “Io i Måneskin li ho già trovati, non ho più questa velleità. Sono qui perché mi interessa parlare di musica”. E le criticità di questo X Factor? “Non ce ne sono state di grandi criticità e proprio per questo c’è un entusiasmo diffuso, ci siamo divertiti”, risponde per tutti Jake La Furia.
Per concludere, una nota e una novità: la conferenza stampa si è tenuta presso la stazione di Milano Centrale, dove è stato presentato il Frecciarossa dedicato a X Factor 2024. Nei prossimi mesi il treno sarà “in viaggio con la grande festa della musica” per tutto il territorio nazionale e accompagnerà i giudici e i 4 finalisti a Napoli per la serata finale del 5 dicembre. Sì, la finale sarà una grande festa a Napoli, per la prima volta nella storia del format internazionale sarà all’aperto, in Piazza del Plebiscito.
X Factor 2024 è uno show Sky Original prodotto da Fremantle e andrà in onda dal 12 settembre ogni giovedì su Sky e in streaming su NOW.